Come migliorare la SEO nel 2023

Sicurezza, ricerca mobile e vocale e altre strategie da valutare per raggiungere la vetta di GOOGLE

Mentre nel 2017 abbiamo visto l’affermarsi di tecnologie come AMP, Machine Learning, esperienza on site dell’utente e localizzazione dei dispositivi mobili, il 2018 ci porterà nuove tendenze e strategie per migliorare la SEO dei propri siti web.

Vediamo alcuni punti da considerare per consolidare la SEO nel 2018:

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Sicurezza

La sicurezza è uno degli aspetti che stanno più a cuore a GOOGLE.

Un webmaster quindi nel 2018 dovrà prestare maggiore attenzione alle varie problematiche riguardanti la cyber security:

  • aggiornare sempre le piattaforme di costruzione ( wordpress, joomla, drupal offrono aggiornamenti costanti di sicurezza)
  • rafforzare il livello di difficoltà delle password
  • passare al protocollo HTTPS per una maggiore sicurezza del traffico dati  (vedi articolo riguardante il protocollo HTTPS)

 

Prima la ricerca da dispositivi mobili

Eh sì ragazzi, ormai è diventata una realtà: la ricerca da dispositivo mobile ha superato quella da desktop, le statistiche parlano di un abbondante 58%, ed è una tendenza destinata a salire.

GOOGLE quindi consoliderà la già affermata volontà di aumentare il ranking delle pagine basandosi sulla loro leggibilità da dispositivi mobili.

Sarà quindi uno dei combi di algoritmo più importanti e sconvogenti, che porteranno a stravolgimenti nelle gerarchie della SERP, che penalizzaranno i siti non riconosciuti come mobile friendly.

Sempre nell’ambito mobile, bisognerà prestare attenzione a banner e pubblicità intrusive che infastidiscono l’esperienza dell’utente nel sito, sovrapponendosi al contenuto desiderato.

Attenzione quindi a banner informativi, perchè potrebbero essere confusi e considerati intrusivi e penalizzati da questo nuovo GOOGLE update chiamato “mobile interstinal update”.

Importante sarà valutare l’utilizzo del protocollo AMP per il proprio sito mobile, che aumenterà ne aumenterà la velocità di navigazione, prestando attenzione anche ai suggerimenti in questo articolo.

Esperienza dell’utente nel sito

Non c’e’ dubbio, GOOGLE premia i siti che offrono una chiara ed esaustiva solozione ai problemi posti dagli utenti che nel suo motore di ricerca fanno una ricerca specifica.

Gli utenti online sono diventati più sofisticati, fanno una domanda ben precisa e vogliono una risposta altrettanto chiara.

Ecco che GOOGLE sta lavorando sodo a questo, apprezzando i siti che offrono ai visitatori una navigazione semplice, una leggibilità dei contenuti, un design semplice e un’architettura chiara.

Una bounce rate (frequenza di rimbalzo) troppo elevata è un pessimo segnale per google.

Attenzione quindi alle statistiche di google analytics per capire in quali pagine il visitatore se ne va subito…

Contenuti ricchi ed esaustivi porteranno notevoli benefici per i prossimi due punti: Ricerca vocale e featured snippet.

 

Ricerca vocale

Legata al mondo dei dispositivi mobili si sta affermando sempre di più la ricerca vocale, supportata dai digital assistant di Android e iOS (la fonte google dichiara che nel 2016 era già al 20% delle ricerche globali).

La ricerca vocale ha modificato sostanzialmente il modo di rapportarsi cono il motore di ricerca; mentre una volta si usavano una o due parole chiave, adesso si formula una domanda ben precisa, a voce, quindi con la libertà di scrivere intere frasi o domande.

 

Featured snippet

La ricerca vocale con le sue domande complesse ha portato all’introduzione dei featured snippet, i riquadri che ultimamente ci appaiono in cima alla SERP quando formuliamo una domanda precisa.

Generalmente GOOGLE tende a proporre il sito che più di tutti risponde specificatamente alla domanda posta.

Provate a scrivere “come si prepara la carbonara?”, probabilmente vi appariranno gli ingredienti della ricetta… Capite quindi il potenziale di questa innovazione?

Il nostro sito dovrà rispondere chiaramente alle domande di chi ci sta cercando!

Quindi niente più parloe chiave asettiche e generali, ma più lunge, le famose “long-tail”, mantenendo una sistassi più simile al linguaggio parlato, prediligendo paragrafi brevi e divisi in domande e risposte (FAQ).

Morte alle anchors, viva la linkness mention!

Cosa significa “linkness mention”?

Pare che il nuovo trend dei motori di ricerca (Bing lo ha confermato e potrebbe accodarsi anche google) sia di tracciare le menzioni senza link e di sviluppare la capacità di misurare l’autorevolezza di un sito web attraverso questi riferimenti e citazioni.

Abbandoniamo quindi la vecchia idea di proporre articoli, notizie e scambi link che contengano il link con il relativo anchor text, perchè l’intelligenza artificiale di GOOGLE potrà valutare la citazione del nostro brand come fattore di ranking positivo.

Certo, GOOGLE vuole che nel web si parli di noi, vuole che partecipiamo attivamente a conversazioni, commenti, forum autorevoli e sostenere i nostri argomenti!

E soprattutto non vuole assolutamente…

 

Fake news e articoli manipolatori

Dopo essere stato accusato di favorire le fake news, GOOGLE ha preso a cuore questa problematica, ridisegnando l’algoritmo che sceglie le notizie introducendo nuove tecnologie come la fact check tags e per penalizzare le informazioni non autorevoli, favorendo la qualità delle pagine proposte piuttosto che alla loro popolarità.

Attenzione inoltre agli articoli manipolatori, cioè quei post o comunicati stampa atti a pubblicizzare i nostri contenuti.

Quindi di nuovo: scrivere, scrivere bene, sapere cosa stiamo scrivendo con autorevolezza e documentazione, e sostenerlo su tutte le conversazioni!

 

Intent keyword

Le parole chiave intenzionali sono quelle che individuano un intento ad una determinata azione: acquisto, vendita, informazione, viaggio, ecc…

Parole chiavi intenzionali possono essere “prezzo” per un ecommerce o “come fare” per siti informativi od educativi.

Come quando costruiamo un annuncio AdWords, dove le parole “offerta”, sconto”, “lastminute”, hanno un incidenza maggiore sulla valutazione, dobbiamo ottimizzare e segmentare il contenuto del nostro sito web in modo da ndirizzare al meglio la semantica di GOOGLE.

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Questi possono essere i fattori rilevanti per migliorare il proprio posizionamento sui motori di ricerca nel 2018… sicuramente ce ne sono altri e altri potrebbero essere più importanti, intanto adeguiamoci ai messaggi che GOOGLE ci offre come spunto di innovazione, insomma leggiamo tra le righe delle linee guida se vogliamo essere trovati dai nostri clienti.

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